ALLE ELEZIONI STUDENTESCHE AVANZATA DEI COMUNISTI.

Si sono da poco concluse le elezioni studentesche nella maggioranza delle province italiane, ne mancano davvero poche all’appello, ed è possibile tirare un primo bilancio nazionale dei risultati riportati dalle liste collegate e dei nostri candidati. Come Fronte della Gioventù Comunista eleggiamo rappresentanti d’istituto e della consulta provinciale in molte regioni d’Italia, frutto della piattaforma politica di rivendicazione sulla scuola pubblica avanzata dal Fronte a settembre e del lavoro condotto dalle nostre federazioni a livello provinciale. Un risultato non scontato se si considera che la nostra organizzazione è nata da meno di due anni, e che una parte rilevante degli stessi studenti delle scuole superiori è impegnata direttamente nella costruzione dell’organizzazione. In tutti i casi il Fronte della Gioventù Comunista ha escluso qualsiasi alleanza con forze politiche di centrosinistra coinvolte nell’attuale governo, presentandosi autonomamente, o promuovendo liste comuni con collettivi e organizzazioni studentesche che condividono la piattaforma politica promossa dal FGC.

Vogliamo segnalare in modo particolare alcuni risultati che ci sembrano meritevoli di menzione specifica, specie nelle grandi città e nei capoluoghi dove otteniamo risultati considerevoli. A Milano il Fronte della Gioventù Comunista conquista la presidenza della Consulta Provinciale degli Studenti, eleggendo Brian Barlocchi, già membro della segreteria nazionale, come presidente. Nella seconda città d’Italia Barlocchi (FGC) ottiene il 55% dei voti, superando il candidato legato a Comunione e Liberazione fermo al 24%, una lista di centrosinistra che raggiunge il 12%, mentre la destra non supera il 10%. Straordinario risultato anche a Latina, provincia storicamente di destra, espugnata lo scorso anno. Il Fronte conferma la presidenza della consulta provinciale di Latina, ottenendo il 51% dei voti ed eleggendo Gianmarco Lucreziano (FGC) come presidente.

A Roma le liste collegate nelle scuole ottengono circa 12.000 voti e Nicholas Giordano (FGC), candidato presidente della lista “contro la scuola di classe” ottiene il 15,2% dei consensi, viene eletto in consiglio di presidenza insieme a Pietro Salvan (FGC). Alle elezioni romane il Fronte aveva proposto un’alleanza di tutte le forze studentesche di sinistra che si oppongono al governo Letta, ma Giovani Comunisti, Unione degli Studenti ed alcuni studenti autorganizzati  hanno preferito appoggiare una lista comune con i giovani del Partito Democratico, principale partito di governo, consentendo ai Giovani Democratici, l’elezione di quattro consiglieri di presidenza nella lista comune di centrosinistra.

A Napoli, dove l’attività dell’organizzazione è iniziata da pochi mesi, Davide Spavone (FGC) è eletto vice coordinatore dei Municipi 3 e 4 della consulta di Napoli. Risultato da menzionare anche quello di Cosenza dove Pierpaolo Mosaico (FGC) ottiene il 27% dei voti alle elezioni per la presidenza della consulta provinciale degli studenti di Cosenza. Importante anche il risultato di Palermo. Nella quinta città d’Italia Mauro Buscemi (FGC) ottiene il 47% dei voti alle elezioni della consulta, perdendo per pochissimi voti la presidenza, con alcune ombre sull’elezione della presidenza di centrodestra, che hanno portato a dure contestazioni degli studenti e alla richiesta di svolgere nuovamente le elezioni, essendo state rinvenute più schede del numero dei votanti.

« I dati che provengono da tutta Italia – ha affermato il segretario nazionale Alessandro Mustillo – confermano un avanzamento importante della nostra organizzazione. Un avanzamento che si registra anche e soprattutto in termini di nuovi iscritti e di capacità di mobilitazione, specie nelle grandi città. Il Fronte ha contribuito in molte parti d’Italia alle mobilitazioni studentesche, ha partecipato attivamente all’occupazione delle scuole, garantendo sostegno e presenza, oltre che lavoro politico diretto dei propri militanti. La piattaforma “contro la scuola di classe” e i punti di rivendicazione che portiamo, così come l’analisi sull’Unione Europea e sulle responsabilità dei governi di centrodestra e centrosinistra, coinvolgono sempre più studenti, ed avvicinano a noi collettivi e pezzi importanti di organizzazioni studentesche. Alcune delle nostre parole d’ordine sono ormai condivise a livello di massa, e questo è un dato molto incoraggiante, ma è necessario continuare a lavorare e farlo con ancora maggiore convinzione. Il compito dei comunisti oggi è alzare il livello della lotta di classe, e anche nelle scuole è necessario conquistare nuovi e sempre maggiori obiettivi in termini di condivisione politica, organizzazione e lotta.»

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