FGC: DA POLETTI PROPOSTA IRRICEVIBILE.

E’ di qualche giorno fa la dichiarazione del Ministro del Lavoro Poletti secondo il quale “tre mesi di vacanza per gli studenti sono troppi e potrebbero essere mandati a lavorare d’estate”. Quello che Poletti non dice è che già oggi ci sono centinaia di studenti degli istituti professionali che d’estate vanno a lavorare in stage senza nessun diritto, con salari miseri e turni di lavoro estenuanti, in base alla logica dello sfruttamento in apprendistato come tappa obbligata per la “formazione”. Riteniamo che invece di chiamare fannulloni i giovani “colpevoli” di passare tre mesi in vacanza, si dovrebbe pensare a un’alternanza scuola-lavoro che sia realmente formativa. Consegnare i giovani nelle mani delle imprese, o peggio al lavoro in nero e senza diritti (magari a “spostare le casse della frutta” come vorrebbe Poletti), non è formazione né curriculum, ma sfruttamento che si sostituisce all’istruzione in nome del profitto. Il piano di alternanza scuola-lavoro incluso nella “buona scuola” di Renzi prevede proprio questo: che gli istituti tecnici e professionali si riducano a fare la formazione per la futura manodopera di singole aziende, che addirittura nelle ore di alternanza di sostituiscono alla scuola nella formazione.
Contro questa “buona scuola”, che altro non è che la scuola di classe che oggi chiedono i padroni, magari in nome del Made in Italy, lotteremo per portare la protesta nelle piazze e in ogni scuola del nostro paese, rivendicando una scuola pubblica che sia accessibile a tutti, libera dall’asservimento ai privati e capace di garantirci un futuro.

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