27 maggio, per una giornata di lotta degli studenti e sciopero dell’alternanza contro la scuola dei padroni

27maggio

Non possiamo rimanere indifferenti di fronte all’ennesimo incidente in alternanza, questa volta è successo a Merano dove un ragazzo è rimasto gravemente ustionato mentre svolgeva lo stage in un’officina. Questo inverno, dopo la morte di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci in alternanza, migliaia di ragazzi si sono mobilitati in massa e hanno contestato gli stage non retribuiti e la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Governo Draghi non ha mosso un dito per rispondere alle rivendicazioni degli studenti, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha promesso una di creare un “bollino blu” per classificare i luoghi di lavoro considerati “sicuri” dove poter svolgere gli stage. Una misura di facciata che neanche è stata messa in atto. L’unica risposta del governo è stata la repressione contro il movimento studentesco, prima con violente cariche contro le manifestazioni degli studenti e recentemente mettendo in atto 11 misure cautelari a Torino. Gli studenti sono accusati di aver partecipato al corteo studentesco del 18 febbraio e vengano mandati in carcere solo per aver indivudato come responsabile dello sfruttamento in alternanza Confindustria e gli interessi di profitto dei padroni.

Lanciamo un appello a tutte le organizzazioni studentesche, ai collettivi, ai sindacati e ai settori di lavoratori combattivi: mobilitiamoci contro la scuola dei padroni che serve a formare una generazione di futuri schiavi. Lottiamo contro l’alternanza scuola-lavoro per conquistare un giusto salario, un orario massimo giornaliero e settimanale, il diritto alla sindacalizzazione e reale sicurezza nei luoghi di lavoro. Organizziamo una giornata di attivazione nazionale studentesca per venerdì 27 maggio, organizziamo la lotta in tutte le scuole, scioperiamo in alternanza, non andiamo a lavorare in stage questo venerdì. Costruiamo presidi in tutta Italia contro il Governo e gli interessi dei padroni che sono responsabili delle morti e degli incidenti in stage.

La repressione non ci ferma, mobilitiamoci in tutta Italia, di scuola-lavoro non si può rischiare la vita!