EXPO MILANO. IL CAPITALISMO NON NUTRE IL PIANETA MA LE TASCHE DEI PADRONI.»

Il 1 maggio inizia ufficialmente l’Esposizione Universale di Milano 2015 che ha come argomento: nutrire il pianeta. Una grande operazione di mistificazione che nelle intenzioni ufficiali si pone l’obiettivo di una discussione sul problema dell’alimentazione, nei fatti si presenta come operazione universale di pubblicità per i grandi monopoli internazionali del settore alimentare. Basti pensare che gli sponsor ufficiali sono multinazionali del calibro della Coca Cola, di McDonald’s, Nestlè, Monsanto e altre 70 società di questa natura. La principale mistificazione si fonda sull’idea della “Green Economy”, dietro la quale si nasconde in realtà il tentativo di creare nuove occasioni di profitto per i grandi gruppi capitalistici. A farsi promotori di essa sono quelle stesse multinazionali responsabili di anni di devastazione e sfruttamento colonialista.

L’EXPO di Milano promuoverà gli OGM e con essi il potere di ricatto sui contadini che i grandi monopoli hanno con la vendita delle sementi; incoraggia la concentrazione della proprietà terriera e l’aumento della produttività agricola, ottenuta tramite ogni mezzo industriale, chimico a danno delle popolazioni e dell’ambiente. L’Expo sarà una vetrina internazionale di promozione delle grandi catene di distribuzione, che relegano i lavoratori ad una condizione di vera e propria schiavitù. Anche la promozione di prodotti tipici, legati al territorio passa per questo meccanismo, come nel caso di Eataly, la catena di distribuzione di prodotti made in Italy, nota per l’elevato tasso di precarietà presente tra i suoi lavoratori, in larga parte giovani.

Lo sfruttamento, la schiavitù, la precarietà non nutrono il pianeta ma solo le tasche dei padroni. Il capitalismo non può nutrire i popoli, ma solo i profitti dei grandi monopoli internazionali.

Nutrire il pianeta significa dare la terra ai contadini, garantendo ad essi il diritto di coltivare la terra e di non dover essere schiavi sottomessi agli interessi dei grandi monopoli multinazionali. Significa rompere con la logica del profitto privato, che assicura gli interessi di pochi, a danno di centinaia di milioni di persone che ogni giorno soffrono la fame. Nutrire il pianeta significa distruggere l’imperialismo, sistema che persegue gli interessi dei grandi monopoli con ogni mezzo e anche con la guerra, relegando interi popoli alla schiavitù e alla fame. Significa garantire che il grano, il mais, il riso e centinaia di altri prodotti funzionali alle esigenze dell’alimentazione della popolazione mondiale siano destinati a questo scopo e non diventino risorse su cui speculare nelle Borse, base di strumenti finanziari per i guadagni di banche e grandi imprese. Significa opporsi ai nuovi trattati di libero commercio, come il TTIP, in discussione tra USA e UE, che creano un mercato mondiale funzionale agli interessi delle grandi società, schiacciando i lavoratori e i loro diritti.

La gioventù è unita nella lotta antimperialista e nella volontà di distruggere il sistema di sfruttamento funzionale all’interesse dei monopoli capitalistici La gioventù lotterà per assicurare ai popoli del mondo un futuro di prosperità, benessere e di pace, respingendo la retorica dell’EXPO, le sue finalità, i suoi interessi. Solo il socialismo e l’abbattimento dell’imperialismo potrà assicurare l’obiettivo di nutrire il pianeta, senza squilibri e disuguaglianze, senza sfruttatori e sfruttati, senza profitti per pochi mentre miliardi di persone sono ridotte alla fame.

 

 

 

 

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