IL FGC INCONTRA MADURO A ROMA.

Una delegazione del Fronte della Gioventù Comunista ha accolto il Presidente Venezuelano Nicolas Maduro in occasione del suo viaggio a Roma, durante la cerimonia che si è tenuta sul Monte Sacro, luogo denso di significati per il popolo italiano ed il popolo venezuelano. Nel luogo simbolo della lotta della plebe romana, più di duecento anni fa Simon Bolìvar giurò di liberare l’America Latina e duecento anni dopo, Hugo Chàvez rinnovò simbolicamente nello stesso luogo questo giuramento. Maduro, recentemente eletto Presidente a seguito della scomparsa di Chàvez, ha così voluto confermare a sua volta questo giuramento, testimoniando la volontà di proseguire il processo rivoluzionario bolivariano, per la costruzione di un Venezuela libero e socialista. Il Presidente Maduro è stato così accolto dalla delegazione del Fronte della Gioventù Comunista, guidata dal segretario Alessandro Mustillo, insieme con i giovani della JPSUV Italia, guidati dal responsabile Roger Rubio. Al Presidente è stata consegnata una copia del manifesto realizzato dal Fronte in ricordo di Hugo Chàvez.

«Siamo onorati di essere presenti oggi ad accogliere il Presidente Maduro – ha dichiarato Mustillo al termine della manifestazione – in un momento che sappiamo essere così carico di significato per il popolo venezuelano. Di fronte agli attacchi dei media al soldo dell’imperialismo, abbiamo ribadito direttamente al Presidente Maduro, porgendogli il nostro caloroso benvenuto,  la nostra piena solidarietà con il Venezuela ed il suo governo. Nessun attacco contro il Venezuela scalfirà la nostra convinzione e l’appoggio che diamo al processo rivoluzionario bolivariano, che anzi deve proseguire con tenacia e convinzione sempre maggiore, nella direzione della costruzione del socialismo. Tengo infine – ha concluso Mustillo – a ringraziare l’Ambasciata Venezuelana in Italia e i compagni della sezione italiana della JPSUV, con i quali in questi mesi abbiamo costruito un rapporto profondo che ci lega insieme nelle battaglie in difesa del Venezuela e dell’America Latina, che ci ha permesso di costruire iniziative sul territorio di controinformazione sulla situazione venezuelana, attivando quello scambio reciproco di relazioni vere, che è il modo migliore per dare un significato concreto alla parola internazionalismo.»

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