CON NAPOLITANO I POTERI FORTI SONO AL SICURO.

La riconferma di Napolitano alla Presidenza della Repubblica è un chiaro segnale di rassicurazione per gli equilibri del sistema economico ed internazionale, che una classe politica commissariata ed asservita consegna a garanzia del proseguimento delle politiche di macelleria sociale imposte dall’Unione Europea. Napolitano è stato il perno del disegno economico politico imposto dal capitalismo e dall’Unione Europea, traghettando l’Italia al commissariamento con il governo Monti, e che oggi si appresta a fare altrettanto con un governo di larghe intese, che potrà solamente incrementare le politiche di attacco ai diritti dei lavoratori, i processi di dismissione del sistema pubblico, a partire dall’istruzione e della sanità.

Quanti oggi gridano al golpe della “partitocrazia” dovrebbero piuttosto capire le profonde ragioni economiche che si celano dietro questa scelta. Il sistema dei partiti oggi additato come responsabile di questa condizione è in realtà l’ultima ruota del carro, l’esecutore di una precisa volontà che parte dai poteri economici. Confondere il complice con il mandante equivale oggi a difendere il sistema.

Chi lo fa continua ad illudere le masse, a confondere il campo di scontro oggi in atto. Non ci appassiona l’indignazione per la mancata vittoria di Rodotà, un personaggio politico che non viene dalla nostra storia, come molti hanno affermato, ma dal tradimento della nostra storia, come Napolitano e tutto il gruppo dirigente del PDS-DS – PD. Un uomo di sinistra, quale che sia, è utile oggi a dare un volto nobile e amico, alle politiche di attacco ai nostri diritti. Compito fondamentale dei comunisti oggi è quello di trasformare l’indignazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, nella consapevolezza del significato economico e politico che questo comporta, nella preparazione alla lotta contro le misure del prossimo governo. Ai giovani che in queste ore manifestano contro la decisione del PD di non votare Rodotà, ricordiamo che il Partito Democratico ha compromesso ogni sua credibilità, già nell’aver promosso e votato in questi anni alcune tra le peggiori riforme contro i diritti dei lavoratori, contro la scuola e l’università pubblica, nella direzione della privatizzazione di servizi sociali assicurati alla popolazione.

Invitiamo fin da domani tutti i nostri militanti a spiegare queste ragioni, a lavorare nelle scuole, nelle facoltà, nei luoghi di lavoro, affinché si mettano in luce le vere ragioni alla base di questa scelta e le prospettive che ci attendono in futuro, rifuggendo dalle facili spiegazioni date dai media e dal tentativo di dirigere la giusta protesta ed indignazione contro la riconferma di Napolitano, nel solco del confronto tra personalità o del prodotto della partitocrazia.

Dichiarazione della Segreteria Nazionale del Fronte della Gioventù Comunista.

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