“Emergenza università”, migliaia di firme in tutta Italia: «in piazza il 28 maggio»

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#Emergenzauniversità, migliaia di firme raccolte in tutti gli atenei d’Italia per difendere il diritto allo studio. Finisce il lockdown, inizia la lotta: “il 28 Maggio manifestazioni in tutta italia”.

Volge al termine la campagna #Emergenzauniversità, petizione online promossa dal Fronte della Gioventù Comunista (FGC) che in poche settimane ha raccolto migliaia di sottoscrizioni in oltre 40 atenei in tutto il Paese. In questi giorni la raccolta firme è stata inoltrata ai rettorati, rivendicando fin da subito l’inizio di un confronto diretto dei vertici delle università con le necessità reali degli studenti.

Tasse, caro affitti, caro libri e molto altro da anni impediscono a migliaia di giovani l’accesso ai livelli più alti dell’istruzione. I figli dei lavoratori e delle classi popolari sono da tempo vittime dell’università di classe, sempre più elitaria, che li esclude dal diritto allo studio e li priva della possibilità di potersi formare, spesso giustificando con la retorica di una finta meritocrazia le barriere economiche che ostacolano il diritto allo studio. La crisi economica e sociale generata dalla pandemia COVID 19 si sta scaricando con ancor maggiore aggressività proprio su quegli studenti che per anni il sistema universitario italiano ha ignorato. Davanti a tutto questo la risposta del governo con il DL-rilancio per l’università è stata pura demagogia. Un drago di carta che nasconde fondi insufficienti e destinati a tutto fuorché al supporto di quelle decine di migliaia di studenti che presto saranno costretti a rinunciare agli studi.

Da anni noi comunisti denunciamo l’ingiustizia sostanziale del nostro sistema universitario, ovunque lottiamo attivamente per portare avanti le rivendicazioni e i diritti degli studenti delle classi popolari. Davanti a questa ennesima crisi, migliaia di studenti hanno supportato la nostra petizione e condiviso la nostra campagna per esigere un’inversione radicale di rotta.

Oggi il Paese si avvia lentamente verso il ritorno alla normalità, a partire dalla riapertura a pieno regime delle principali attività economiche e produttive. Mentre i padroni trovano il modo di ingrassare e fare profitti anche su quest’ennesima emergenza, la gioventù in Italia mai ha avuto un futuro così incerto e precario.

La riapertura delle attività economiche e la crisi che si prospetta coincideranno con l’ennesimo attacco ai diritti dei lavoratori e della gioventù delle classi popolari, di fronte al quale non resteremo a guardare. I comunisti saranno nuovamente a fianco degli studenti e dei lavoratori nelle lotte che ci aspettano, con l’obiettivo dichiarato di ricostruire un fronte unitario che possa contrastare l’offensiva che i padroni apprestano.

A cominciare da questo 28 maggio, quando scenderemo nelle piazze a protestare assieme agli studenti medi per dare una spallata al governo ed affermare con forza che non saremo noi a pagare questa crisi.

 

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