FGC: CONTRO APREA E TAGLI, OGNI SCUOLA UNA BARRICATA.

Il Fronte della Gioventù Comunista, l’organizzazione nazionale rappresentativa degli studenti e dei giovani lavoratori di orientamento comunista in Italia, è da questa mattina in mobilitazione in tutto il territorio nazionale contro l’approvazione del ddl ex Aprea e lancia la sua sfida al governo: “Ogni scuola sarà una barricata, blocco del POF e blocco dei contributi per andare a colpire duramente il sistema nelle sue contraddizioni: per mettere davvero in difficoltà il governo”, annuncia Alessandro Mustillo, segretario nazionale del FGC.

In una nota ufficiale dell’organizzazione, si legge che “con l’approvazione del ddl ex Aprea il governo si appresta a dare il colpo mortale alla scuola pubblica, portando avanti il processo di privatizzazione in atto da decenni”. In particolare, l’organizzazione dei giovani comunisti, si scaglia contro il “potenziamento dell’autonomia, il rafforzamento dei poteri dei Dirigenti Scolastici, il depotenziamento del collegio docenti e del ruolo dei consigli d’istituto” e contro “il possibile ingresso dei privati nei nuovi ‘consigli delle autonomie’ con la conseguente riduzione del peso degli studenti nelle decisioni della scuola”. L’FGC denuncia inoltre come il ministro dell’istruzione Francesco Profumo abbia per prima cosa, in contrasto coi tagli “inflitti -successivamente- alla scuola pubblica”, destinato 200 milioni di euro alle scuole private, e definisce questa scelta “una vergogna”. Il FGC, si legge sempre nella nota, è inoltre vicino alla lotta del corpo docente contro l’innalzamento dell’orario di lavoro settimanale da 18 a 24 a parità di salario, definito “un colpo durissimo alla scuola pubblica ed un serio incentivo alla disoccupazione”.

Lorenzo Lang, 19 anni, Responsabile Nazionale Scuola del FGC, ha dichiarato che “Non è più tempo di limitarsi a contestare le politiche portate avanti contro la scuola pubblica, ora più che mai è necessario passare al contrattacco. Utilizzeremo – continua Lang- tutte le forze della nostra organizzazione per collaborare attivamente con la lotta degli insegnanti, e invitiamo tutti gli studenti delle scuole superiori a fare altrettanto”. “La linea per vincere”, conclude Lang “può essere una sola: costituzione di coordinamenti di lotta comune all’interno di ogni scuola, con la partecipazione di insegnanti, studenti e personale non docente. Come studenti appoggeremo la linea di tutti i collegi docenti che decideranno la misura del blocco del Piano dell’offerta formativa, e porteremo avanti il blocco dei contributi volontari, chiedendo agli insegnanti di sostenere questa battaglia”.

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