FGC MILANO: «NO ALL’ABBATTIMENTO DELL’ ALFA DI ARESE! LAVORO AGLI OPERAI.»

In questi giorni la società AGLAR S.P.A ha presentato alla Regione Lombardia la richiesta di assoggettabilità a VIA (Valutazione Impatto Ambientale) per l’area dell’Alfa Romeo di Arese (MI). Il progetto consiste nell’abbattere i capannoni per creare 11mila parcheggi auto, in vista di EXPO 2015. In primis, l’area Alfa dispone di numerosi parcheggi(che ora sono in uso ai comuni di Arese, Garbagnate, Lainate e Rho), nel complesso 300000 mq, che un tempo bastavano per tutti i 20000 lavoratori. Perché dunque abbattere capannoni ancora utilizzabili e radere al suolo tutto se i parcheggi già ci sono? E poniamo anche il caso che ci sia necessità di ulteriori posti auto: potrebbero essere utilizzate le strutture industriali stesse. Come detto, i capannoni sono strutture industriali solide e robuste, che sarebbero immediatamente utilizzabili dopo un intervento di manutenzione. La realtà è che dietro a tutto ciò si nasconde il solito tentativo di cementificazione e speculazione in questa area. I tetti tuttavia sono in eternit, contengono l’amianto. Così alcuni giustificano l’abbattimento totale delle strutture. Basterebbe semplicemente sostituire l’eternit, con un serio intervento. Un ulteriore danno che porterebbe la demolizione è la distruzione del Consiglio di Fabbrica, attuale sede dello SLAI COBAS, primo sindacato nell’area Alfa di Arese. Le promesse fatte dal sindaco di Garbagnate, che assicurava che il CdF non sarebbe stato toccato (anzi, che sarebbe stata riattivata energia elettrica e rete telefonica), non si sono verificate, nulla è cambiato. Nel frattempo gli operai licenziati illegalmente da Innova Service, nonostante la sentenza di un anno fa che ordina il loro reintegro, si trovano ancora senza posto di lavoro. Come federazione milanese del Fronte della Gioventù Comunista denunciamo fortemente il tentativo di abbattere le strutture industriali Alfa ed esprimiamo la nostra solidarietà agli operai. La gioventù comunista sta con i lavoratori! La lotta è di classe.

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