Statuto del FGC

PREAMBOLO.

Il Fronte della Gioventù Comunista è l’organizzazione rivoluzionaria dei giovani lavoratori, degli studenti, dei giovani senza lavoro, che lottano contro il capitalismo, per la costruzione della società socialista. Fa propria la storia del movimento operaio e l’esperienza del movimento comunista internazionale, trae insegnamento dal sacrificio e dallo spirito di dedizione che tanti giovani diedero alla Resistenza e dai loro ideali, nella lotta quotidiana per la costruzione di un’Italia libera e socialista. Promuove il coordinamento e l’unità delle forze comuniste a livello internazionale, a partire dalle organizzazioni giovanili. Si impegna nello sviluppo di relazioni con le gioventù comuniste di tutti i paesi e con le principali organizzazioni rivoluzionarie ed antimperialiste, nonché con le organizzazioni internazionali dei lavoratoti, degli studenti e dei giovani che lottano per la costruzione del socialismo e la difesa dall’imperialismo. È antifascista e combatte ogni forma di razzismo e discriminazione. Educa i suoi militanti alla conoscenza della storia del movimento operaio, alla formazione politica marxista leninista, al lavoro quotidiano nella lotta per la conquista del socialismo.

ISCRIZIONE

Può iscriversi al Fronte della Gioventù Comunista ogni giovane di età compresa tra i 14 ed i 35 anni, che abbia effettuato il periodo di prova e che accetti il presente statuto e gli obiettivi delineati nel preambolo. L’iscrizione avviene su base individuale, in relazione al luogo di lavoro o di studio abituale del militante. Nessuna adesione ad organizzazioni, collettivi, partiti, comporta automaticamente l’iscrizione al Fronte della Gioventù Comunista. È consentito il doppio tesseramento o adesione con collettivi, organizzazioni e partiti, che hanno linea politica compatibile con quella del Fronte, alla condizione tassativa di svolgere il lavoro giovanile esclusivamente con il Fronte della Gioventù Comunista, secondo la linea politica stabilita dal congresso nazionale e dagli organismi dirigenti ad ogni livello. In ogni caso resta fermo il diritto dell’organizzazione di rifiutare il tesseramento al richiedente, previo parere della commissione nazionale di garanzia e motivazione del rifiuto.

PRETESSERAMENTO

Il tesseramento ha come condizione lo svolgimento di un periodo di prova ordinario di tre mesi. In questo periodo l’aspirante militante del Fronte gode di tutti i diritti di un normale iscritto, ad eccezione del diritto di voto per i congressi nazionali e deve svolgere le stesse mansioni di un normale militante. In casi particolari e con motivazione la commissione nazionale di garanzia può decidere di aumentare il periodo di prova per un singolo o più aspiranti militanti.

DIRITTI DEL MILITANTE

Ogni iscritto ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione contribuendo all’elaborazione della linea politica e al dibattito politico interno all’organizzazione. Ha altresì diritto a partecipare alle assemblee di federazione, alle assemblee congressuali, alla formazione dei gruppi dirigenti con diritto di elettorato attivo e passivo. Ogni iscritto può chiedere ai competenti organismi dirigenti chiarimenti in merito alla linea politica, alle direttive organizzative a questioni ideologiche di particolare rilevanza.

DOVERI DEL MILITANTE.

Ogni iscritto ha il dovere di partecipare attivamente attraverso la propria militanza alla vita dell’organizzazione, contribuire alle spese attraverso forme di autofinanziamento compatibilmente con le possibilità di ciascuno. Tutti i militanti dell’organizzazione hanno il dovere di partecipare alle iniziative di formazione, di leggere e discutere i documenti, le pubblicazioni dell’organizzazione, di studiare per migliorare la propria formazione politica ed ideologica; a svolgere iniziative di proselitismo nel proprio luogo di lavoro e di studio  ed in ogni situazione possibile. Il militante ha il dovere di conformarsi alla decisione collettiva secondo il principio del centralismo democratico. Sono espressamente vietate correnti e frazioni interne all’organizzazione.

 IL CONGRESSO

Il congresso rappresenta il momento politico decisionale primario dell’organizzazione. Ad esso partecipano tutti i militanti nella discussione del documento politico e dei documenti eventualmente allegati, espletando il loro diritto alla partecipazione democratica e collegiale alla formazione della linea politica dell’organizzazione. Sulla base dei criteri stabiliti dalla segreteria nazionale sono delegati al congresso nazionale compagni in rappresentanza delle diverse federazioni, con pieno diritto di voto.  Il congresso può articolare al suo interno commissioni per i diversi temi presenti, con particolare riguardo al documento politico, alle modifiche dello statuto e all’elezione degli organismi dirigenti. Elegge il comitato centrale, il segretario nazionale, il tesoriere ed il presidente della commissione di garanzia.

 CELLULE E SEZIONI

Ogni militante del Fronte della Gioventù Comunista è iscritto ad una cellula di lavoro in relazione al proprio luogo di lavoro o di studio, secondo le direttive generali dell’organizzazione. Nella propria scuola, facoltà o luogo di lavoro il giovane militante comunista contribuisce all’attività di propaganda ed agitazione. Ogni federazione istituisce sezioni, come base di azione e coordinamento del lavoro territoriale dell’organizzazione. La sezione deve contribuire autonomamente e secondo gli obiettivi generali ad attività di natura politica, culturale, ricreativa, volte alla progressiva conquista di radicamento

 LE FEDERAZIONI PROVINCIALI

Sono costituite le federazioni provinciali dell’organizzazione. Ogni federazione elegge un segretario e nomina, se lo ritiene opportuno, una segreteria provinciale. L’assemblea provinciale dei militanti è l’organismo politico che decide, in relazione con la linea politica nazionale e le direttive organizzative, gli indirizzi politico organizzativi del lavoro provinciale. L’assemblea può fornire pareri, indicazioni, all’indirizzo dell’organizzazione nazionale in relazione ad ogni questione.

COMITATO CENTRALE

Il Comitato Centrale è l’organo politico di indirizzo nazionale. È eletto dal congresso nazionale a maggioranza ed è convocato di norma almeno una volta all’anno per stabilire i lineamenti politici ed organizzativi generali. I componenti sono eletti dal congresso nazionale su proposta della commissione organismi dirigenti del congresso.  Su proposta del Segretario il Comitato Centrale può autorizzare cooptazioni di membri nel periodo che intercorre tra un congresso e l’altro, sulla base di una valida motivazione politica organizzativa. Con il voto favorevole del CC il compagno nuovo eletto entra a dar parte a pieno titolo del Comitato Centrale.  Le sedute del Comitato Centrale sono validamente costituite con la presenza della metà più uno dei membri. La convocazione spetta al Segretario nazionale, in caso di assenza  o impossibilità temporanea alla segreteria con votazione a maggioranza, o al di fuori dei casi ordinari ad un terzo dei membri del CC, con obbligo di motivazione.  Il dibattito in via telematica nelle sedi interne dell’organizzazione ha valore di indirizzo generale, tra una riunione e l’altra del CC.

 COMMISSIONI DI LAVORO

Il Comitato Centrale può nominare al suo interno commissioni di lavoro politiche ed organizzative secondo le disposizioni generali previste, ed in relazione ad obiettivi specifici dell’organizzazione.  Il lavoro delle commissioni politiche del CC può essere coadiuvato da compagni non membri del comitato centrale, al fine di garantire una più ampia ripartizione, sul territorio nazionale, dei compiti e garantire una maggiore partecipazione al dibattito politico.

LA SEGRETERIA

Su proposta del Segretario durante la prima riunione del CC, di norma convocata a margine dei lavori congressuali, il Comitato Centrale elegge la segreteria nazionale e la commissione nazionale di garanzia.  La segreteria nazionale collabora con il Segretario nella gestione dell’organizzazione, è responsabile dell’attuazione delle linee politiche generali espressa dal congresso e dal comitato centrale. E’ convocata di norma con cadenza minima bimestrale. Il dibattito in via telematica nelle sedi interne dell’organizzazione ha valore di indirizzo consultivo.

 LA COMMISSIONE DI GARANZIA

È istituita la commissione nazionale di garanzia con il compito di vigilare sull’osservanza del presente statuto. La CNG è eletta all’interno del comitato centrale su proposta del segretario nazionale, ed è formata da tre membri di cui un presidente, che è membro di diritto della segreteria nazionale. La Commissione decide di ogni questione disciplinare, di applicazione e di interpretazione dello statuto, nonché di eventuali contenziosi sorti a livello territoriale. In caso di particolare gravità d’intesa con la segreteria nazionale provvede al commissariamento di federazioni locali. La commissione di garanzia può riunirsi per via telematica e deve redigere verbale della riunione.

 SANZIONI DISCIPLINARI

In casi di particolare gravità o di reiterata infrazione di norme contenute nel presente statuto la CNG solo dopo aver esperito tutti i tentativi politici necessari ad evitarne la via disciplinare, previa convocazione dell’interessato, ed invito a chiarire la propria condotta, può emettere a suo insindacabile giudizio le seguenti sanzioni disciplinari:

-       richiamo formale

-       sospensione temporanea da incarichi direttivi

-       sospensione temporanea dall’organizzazione

-       espulsione.

 MODALITA’ DECISIONALI. 

L’attività degli organismi dirigenti è orientata alla costante ricerca della sintesi politica e dell’unità dell’organizzazione. Nei casi in cui espletati tali tentativi non si addivenga ad una comune valutazione, ad ogni livello ed istanza la votazione è espressa con voto palese per alzata di mano. Ciascun voto vale uno, indipendentemente dalla carica rivestita all’interno dell’organizzazione. Nel solo caso eventuale ed eccezionale, su questioni di particolare urgenza e gravità tali da non poter richiedere ulteriori discussioni, il voto del Segretario in caso di assoluta parità vale doppio.

 AUTOFINANZIAMENTO

Le risorse dell’organizzazione si basano sulle sottoscrizioni volontarie effettuate dai militanti al momento del tesseramento e dalle iniziative di autofinanziamento organizzate a livello locale e nazionale. Il responsabile dell’autofinanziamento è il tesoriere nazionale, che è membro di diritto della segreteria nazionale. La distribuzione delle risorse economiche dal livello nazionale alle federazioni locali è improntata al principio di solidarietà, per cui a ciascuno è chiesto in relazione alle sue possibilità e a ciascuno è dato in relazione alle proprie necessità.  Ciascuna federazione risponde autonomamente delle proprie scelte economiche.

 SIMBOLO ED INNI

Il simbolo del Fronte della Gioventù Comunista è la bandiera rossa con cerchio bianco, stella rossa e falce e martello bianca, emblema delle gioventù comuniste. Inni ufficiali dell’organizzazione sono Bandiera Rossa e l’Internazionale.

MODIFICHE ALLO STATUTO.

Il presente statuto è approvato in occasione del 1 congresso nazionale del Fronte della Gioventù Comunista in data 10 marzo 2013 in Roma. Organi competenti per la modifica del presente statuto sono il congresso nazionale ed il comitato centrale, con maggioranza semplice dei delegati nel primo caso, e maggioranza dei due terzi dei membri del CC nel secondo.

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