UNIVERSITÀ. «VIA IL NUMERO CHIUSO». PROTESTE FGC IN TUTTA ITALIA CONTRO IL TEST D’INGRESSO

Oggi, in occasione del test di ingresso di medicina, il Fronte della Gioventù Comunista ha realizzato azioni di protesta nelle università di tutta Italia, accogliendo gli studenti con lo slogan «Via il numero chiuso – No all’università di classe». Fra tutte spiccano le proteste realizzate nelle università di Roma, Milano, Torino, Bologna, Padova, Firenze, Napoli, Bari e Palermo.

«Per giustificare il numero chiuso si parla sempre di meritocrazia, ma non si tiene conto delle differenze economiche che esistono» – ha dichiarato Paolo Spena, resp. università del FGC – «C’è chi viene da prestigiosi licei del centro e chi da scuole “di serie B”, chi prepara il test con corsi privati da 3000€ e chi passa l’estate a lavorare per pagarsi gli studi. Come si fa a parlare di merito se non si parte dalle stesse condizioni? Questi test, inoltre, servono a tagliare sulla sanità pubblica che oggi è in crisi per mancanza di organico, a tutto vantaggio del privato e in linea coi diktat della UE. Il saldo fra pensionati e neolaureati è negativo e ogni anno si perdono 800 medici mentre l’età media sale. In 10 anni i lavoratori della sanità sono calati di 22mila unità».

«Non è di questi test che gli studenti o l’università hanno bisogno» – conclude la nota – «Bisogna invertire la rotta su un’istruzione del tutto asservita a logiche di profitto e interessi privati. La gioventù comunista rivendica un’università pubblica accessibile a tutti indipendentemente dal reddito, inserita in una pianificazione nazionale che garantisca effettivamente alle nuove generazioni il diritto a un lavoro senza precarietà».

Clicca qui per guardare le foto delle azioni di protesta di tutta Italia.

 

 

 

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